Psicoterapia online, si o no?

 

Dopo quasi quattro anni di incontri online in veste di terapeuta che incontra pazienti, terapeuta che va in supervisione e terapeuta che va in terapia, posso dire che mi sono fatto un’idea rispetto a questa modalità d’incontro.

Andrò subito al sodo:

è la stessa cosa incontrarsi online o in presenza? No.

è meglio incontrarsi in presenza? Si.

Questa è la mia opinione, alla luce della mia esperienza.

 

Faccio una premessa, forse un po’ noiosa ma secondo me necessaria:

So che ci sono degli studi che hanno rilevato che la psicoterapia online è efficace tanto quella in presenza; allo stesso modo ci sono anche delle ricerche che affermano che un tipo di psicoterapia sia più efficace di un’altra.

Ma come si arriva queste conclusioni? ci si arriva in modi che personalmente non mi convincono neanche un po’. Semplificando, si isolano una o più variabili ritenute rappresentative dell’oggetto di studio (che secondo me spesso non lo sono) che vengono misurate prima e dopo la psicoterapia.

Se qualcosa è cambiato tra il prima e il dopo, la causa di quel cambiamento è attribuibile alla terapia.

Facciamo un esempio dividendo il tutto in due fasi:

 

FASE 1

immaginiamo di voler vedere se la terapia in presenza è efficace per l’ansia, questi sarebbero i passi per verificarlo

1) Calcoliamo il livello di ansia con un test  fatto prima della terapia e il risultato, su una scala da 0 a 100, è di 90 .

2) Effettuiamo 10 incontri di psicoterapia in presenza su un campione di soggetti.

3) Ricalcoliamo il livello di ansia con lo stesso test usato in precedenza e il risultato è di 50.

4) Conclusione: la terapia è efficace per l’ansia.

FASE 2

Ora immaginiamo di voler vedere se la terapia online è efficace per l’ansia tato quanto quella in presenza

5) Ripetiamo la procedura precedente, sostituendo però la psicoterapia in presenza con la psicoterapia online.

6) Se i risultati sono i medesimi, concludiamo che la psicoterapia online è efficace per l’ansia tanto quanto quella in presenza.

 

Questo è un esempio di metodo scientifico applicato alla psicoterapia. Ottimo, no? Eh no, perché quando parliamo di psicoterapia le variabili sono tantissime e si influenzano costantemente l’un l’altra. Un approccio di questo tipo snatura a mio avviso l’oggetto in questione e la sua intrinseca complessità, pecca di riduzionismo, di semplificazione e rende le conclusioni che ne derivano alquanto fuorvianti. Si fa presto a dire che la psicoterapia online è efficace tanto quella in presenza o che una psicoterapia è più efficace di un’altra, ma sulla base di cosa si afferma tutto ciò?

Per quanto mi riguarda, uno studio o una ricerca fatta in suddetti modi non ha valore e non porta ad una reale conoscenza dei fenomeni (sia nella fase 1 che nella fase 2).

E quindi?

Come facciamo a sapere se la terapia in presenza è efficace per l’ansia?

E come facciamo a sapere se la terapia online è efficace tanto quanto quella in presenza?

Se in questo caso il metodo scientifico, che è la via principale attraverso la quale generiamo conoscenza e che così bene si adatta alle scienze “esatte” non ci viene in aiuto, a cosa possiamo affidarci? Semplice, alla nostra esperienza.

Ho già anticipato che, sulla base della mia esperienza personale, la terapia online non è equiparabile alla terapia in presenza. Questo è però solamente ciò che io sento vero per me, nulla di più, ma per me è più che sufficiente per poter scegliere.

È infatti alla luce di questo che ho scelto di non lavorare più online, tranne che in situazioni particolari:

  • Condizioni cliniche o mediche che non consentono di incontrarsi in presenza
  • Gli incontri online sono salutari, all’interno di un percorso in presenza
  • Gli incontri online avvengono dopo che è già stato fatto un percorso in presenza e c’è la possibilità di rivedersi in studio
  • Eccezioni eventuali da valutare sempre molto attentamente

 

Ho ben chiari diversi incontri che se non avessero avuto quel momento reale incarnato e condiviso non avrebbero potuto avere quell’impatto emotivo così benefico, non avrebbero potuto configurarsi come esperienze emozionali correttive (che sono il motore della terapia stessa): quello sguardo in quel preciso momento, quel gesto quasi impercettibile ma così importante da cogliere, quel saluto sulla porta che racchiude a volte più di tutto ciò che ci si è detti durante i 50 minuti di terapia.

Tutta questa dimensione reale, incarnata, profondamente umana fatta anche della condivisione dello stesso spazio e dello stesso tempo viene molto penalizzata online e, per quanto mi riguarda, è una dimensione preziosissima a cui non voglio rinunciare.

Tornando al titolo dell’articolo: “Psicoterapia online, si o no?” il titolo è fuorviante! Perchè dipende…da cosa? dalla vostra esperienza, da come vi sentite e dalla differenza che potete sentire tra un percorso online e uno in presenza (se vi date la possibilità di provarli entrambi). Su una cosa però mi sento di sbilanciarmi: non scegliete un percorso online solo perchè è più comodo o solo perchè magari costa meno…lo so, è più facile, ma le cose più facili non è detto che siano migliori o che portino a risultati migliori, anzi, spesso è proprio il contrario.

Buona esperienza.