Psicoterapeuta e paziente: due vulnerabilità che si incontrano?: Un libricino per umani terapeuti e incuriositi pazienti (o potenziali tali)

Ho scelto di pubblicare questo libricino a cui tengo particolarmente: si tratta di un piccolo lavoro che era rimasto parcheggiato dal 2017. In questi giorni di inizio autunno ho deciso di riprenderlo in mano, apportargli qualche piccola modifica e aggiunta senza snaturarne il senso che aveva avuto per me al tempo, e dargli poi modo di uscire allo scoperto.

A me è stato utile scriverlo, forse ancora più rileggerlo e rimetterci mano a distanza di anni; chissà che non possa essere un buon incontro anche per qualcun altro…

È un testo che, come recita il sottotitolo, si rivolge sia ai terapeuti che ai pazienti (ai più incuriositi rispetto al mondo della psicoterapia) o a potenziali tali. Le tematiche principali ruotano infatti attorno a domande come queste:

Chi diventa psicoterapeuta?

Cosa accomuna il terapeuta ai suoi pazienti?

Nel rapporto terapeutico è solo il paziente a trarre beneficio?

La sofferenza e la vulnerabilità del terapeuta potrebbero inficiarne l’efficacia?

Quali sono le caratteristiche di una relazione d’aiuto?

Si può essere terapeuti senza essere anche pazienti?

Queste sono le principali domande, alcune poste in modo esplicito e altre meno, che hanno ispirato questo libricino. Il testo si conclude con un riferimento alla famosa fiaba del Mago di Oz.

 

Se siete interessati, per adesso lo potete trovare qui.

Nel caso lo leggeste, opinioni, domande e commenti sono sempre ben accetti!

Grazie 🙏